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La nostra attività editoriale nasce dalla nostra professione di origine, dal giornalismo.
Dal giornalismo all'editoria le metodiche che portano alla realizzazione di un prodotto valido sono molto simili. In entrambi i casi si parla di professionalità, di verifica dei contenuti e di lavoro trasparente. A questo punto mi preme aprire una breve parentesi, a proposito di un fenomeno affermatosi negli ultimi anni: i corsi per diventare editori. Così come siamo sempre stati critici nei confronti dei corsi di scrittura – a nostro avviso non si può istruire una persona a diventare Manzoni o Hemingway-, altrettanto permetteteci di esserlo verso quelle iniziative a carattere commerciale che promettono a un individuo di trasformarlo in un credibile editore. Secondo noi, Editori lo si nasce non lo si diventa. Ma queste “scuole” -basta scorrere un loro qualsiasi programma- sono attrezzate a formare editori commerciali, entità in grado poi di gestire fatturati, filiere e contatti con distributori.
E sono quindi questi i compiti che Nido della Fenice -la nostra associazione culturale no-profit, nel suo ramo dedicato all'editoria- si impegna a svolgere per quanti sono interessati a pubblicare il proprio lavoro intellettuale. Non ci occorrono grandi paroloni né terminologie cool per descrivere il nostro lavoro. Per dettagli e precisazioni riguardo al nostro lavoro editoriale puoi accedere alle relative pagine del sito di Nido della Fenice.
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Abbiamo diviso in due parti questa sezione del sito, stimando opportuna una breve premessa dedicata a chiarire i nuovi rapporti tra Editoria ed editoria elettronica. Chi lo desidera, può iniziare da questa sezione, per poi leggere in dettaglio la nostra attività come editori nel successivo paragrafo, intitolato appunto: la nostra attività editoriale.
◊ - La nostra attività editoriale
Editori ed editoria elettronica L'avvento dell'editoria elettronica, a nostro avviso, può rappresentare una svolta rivoluzionaria. Questa “svolta” riguarda sì il mondo della Cultura -ampliando la diffusione della lettura- ma soprattutto l'intero universo della Comunicazione. E, viste le infinite implicazioni sottese, è quantomeno realistico definirla svolta rivoluzionaria. I prossimi anni -con la scelta di leggi e regole ad hoc- ci consentiranno di comprendere la portata di tale innovazione. Occorrerà di certo vigilare, a livello internazionale, per impedire lo sviluppo di Trust e di posizioni lobbystiche, ma noi ci auguriamo che la Rete di Internet svolga a questo riguardo un ruolo costante di denuncia e verifica. Anche la figura dell'Editore, in questo scenario, deve aggiornarsi.
Con l'avvento dell'editoria elettronica -pena il rischio di scomparire dalla scena- l'Editore deve tornare al suo mestiere, quello antico ma sempre utile, di tramite tra autore e lettore. Anche al tempo di Internet è impensabile un autore che dopo aver scritto un testo debba anche farsi carico di azioni di marketing e public relations. Ed è altrettanto impensabile che il lettore sia costretto ad andare, come novello Diogene, alla ricerca del suo libro senza alcun serio supporto.
Come può un lettore distinguere tra un testo-bufala e un buon romanzo, tra le sedicenti teorie scientifiche di un esaltato e il serio lavoro di uno studioso? Di quali mezzi dispone?
Traslando all'editoria l'uso terminologico tipico della progettazione software, possiamo dire che l'Editore, nell'epoca dell'editoria elettronica, potrà e dovrà svolgere attività di front-end e back-end. Il sito Web di un Editore dovrà quindi disporsi ad accogliere sia l'aspirante-autore sia l'aspirante-lettore, fornendo a ciascuno sezioni e strumenti dedicati. Sulla scorta di tutto ciò dovranno essere proporzionati anche gli interessi economici dell'Editore. L'Editore deve avere chiaro che, grazie all'editoria elettronica, l'autore e il lettore tornano ad essere i principali attori, com'è giusto sia, della dinamica editoriale. L'editoria elettronica riducendo le spese (ad esempio quelle della carta e della distribuzione sul territorio) avrà un margine di guadagno più basso ma solo in relazione all'unità. Infatti potrà giovarsi di una maggiore diffusione, una diffusione -è bene sottolinearlo- aldilà del tempo e dello spazio. Se fino a ieri il margine sulla stampa di un testo arrivava a bilancio al massimo nel giro di un anno o due, oggi con l'editoria elettronica il testo potrà godere di immortalità e così il suo margine di guadagno, sia per l'autore che per l'editore. Non sarà necessario sobbarcarsi di un'onerosa ristampa, tornare a veicolare a mezzo distribuzione il testo sul territorio, anche per solo 1000 esigue copie. Grazie alla tecnologia dell'e-book, una volta prodotto, il testo sarà usufruibile senza limiti di tempo anche per un solo lettore residente dall'altra parte del mondo. In questi anni, nel momento in cui scriviamo, l'editoria elettronica sta ancora muovendo i primi passi e la quasi totalità degli Editori tradizionali deve ancora imparare a misurarsi con la sua novità. Come lettori ed autori, naturalmente. Così capita di continuo di vedere libri elettronici (e-book) venduti a un prezzo di poco inferiore a quello cartaceo. Il margine di ribasso si aggira tra il 20 e il 30%, a seconda della policy dell'Editore coinvolto; se il libro cartaceo costa 20 euro, l'e-book è commercializzato a 14/16 euro. Come abbiamo scritto, l'editoria elettronica sta ancora muovendo i primi passi ed occorrerà tempo e impegno da parte di molti
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Sabato, 20 Aprile 2024 17:44:22
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