editoria-elettronica

La nostra attività editoriale

La nostra attività editoriale nasce dalla nostra professione di origine, dal giornalismo.
Occorre precisare che, con l'avvento di Internet, anche la professione del giornalista si è profondamente modificata. E negli anni futuri, avremo modo di apprezzare a pieno benefici e limiti di questo cambiamento.


Innegabilmente il giornalista al tempo di Internet può giovarsi di una libertà inimmaginabile sino a ieri, senza più l'autorità di un editore/padrone egli è in grado di svolgere il suo lavoro in assoluta libertà. Questo discorso ha una grande valenza soprattutto in Italia, dove da sempre i giornalisti devono sottostare, tranne rare eccezioni, ad editori e quindi a gruppi economici che spesso limitano -o addirittura censurano- lo svolgimento di un'inchiesta, il raggio di ricerca di una notizia, la testimonianza di un testimone. Nel nostro Paese, difatti, il free-lance -che tanto successo ha ad esempio in U.S.A.- è praticamente un morto di fame, una persona di scarse possibilità, di nessun valore strategico. 
Ma grazie al Web, anche noi, avremo modo molto presto di apprezzare un cambiamento di stile anche riguardo a questo aspetto della Comunicazione: chiunque potrà svolgere il suo lavoro e pubblicare su un Blog i risultati di inchieste, interviste, indagini. Anzi, mentre scriviamo, qualcosa inizia a muoversi. 
Il rischio in agguato – ne accennavamo parlando di “limiti”-sta nella professionalità del giornalista, nella sua volontà/capacità di verifica delle notizie, nel rispetto delle cinque canoniche W (Who, What, When, Where, Why- ovvero Chi, Cosa, Quando, Dove e Perchè), e nella trasparenza del suo lavoro.

 

Dal giornalismo all'editoria le metodiche che portano alla realizzazione di un prodotto valido sono molto simili. In entrambi i casi si parla di professionalità, di verifica dei contenuti e di lavoro trasparente. 
All'editore si chiede, però, una marcia in più: la capacità di stimare il valore letterario insito in un'opera.

A questo punto mi preme aprire una breve parentesi, a proposito di un fenomeno affermatosi negli ultimi anni: i corsi per diventare editori. Così come siamo sempre stati critici nei confronti dei corsi di scrittura – a nostro avviso non si può istruire una persona a diventare Manzoni o Hemingway-, altrettanto permetteteci di esserlo verso quelle iniziative a carattere commerciale che promettono a un individuo di trasformarlo in un credibile editore. Secondo noi, Editori lo si nasce non lo si diventa. Ma queste “scuole” -basta scorrere un loro qualsiasi programma- sono attrezzate a formare editori commerciali, entità in grado poi di gestire fatturati, filiere e contatti con distributori.
In pratica, tutto ciò che un Editore moderno non deve essere.

 


L'Editore che si occupa di editoria elettronica
ha come primo dovere quello di tornare al passato, a quando cioè gli Editori perJohannesGutenberg prima cosa dovevano essere in grado di stimare il valore letterario insito in un'opera. Aiutare, semmai, un'opera a venir fuori dal bozzolo, consigliare l'autore per i cambiamenti necessari, e supportarne quindi la diffusione e la divulgazione.
Offrire allo scrittore una casa nella quale esporre il proprio lavoro, fornirgli supporti tecnologici e di marketing, ma null'altro di più.

E sono quindi questi i compiti che Nido della Fenice -la nostra associazione culturale no-profit, nel suo ramo dedicato all'editoria- si impegna a svolgere per quanti sono interessati a pubblicare il proprio lavoro intellettuale.

Non ci occorrono grandi paroloni né terminologie cool per descrivere il nostro lavoro.
Anni fa sentimmo descrivere questo lavoro da un amico Editore, uno dei pochi veri che il nostro Paese abbia avuto, in termini molto semplici e diretti: fare il mestiere di editore è saper seguire e accompagnare l'erba che germoglia.
A dirlo era Giulio Bollati Boringhieri, un intellettuale di grande valore, e non siamo mai riusciti a dimenticarlo.
Per noi essere Editori è esattamente questo: aiutare l'erba a germogliare.

Per dettagli e precisazioni riguardo al nostro lavoro editoriale puoi accedere alle relative pagine del sito di Nido della Fenice.

 

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editoreEditoria

Abbiamo diviso in due parti questa sezione del sito, stimando opportuna una breve premessa dedicata a chiarire i nuovi rapporti tra Editoria ed editoria elettronica. Chi lo desidera, può iniziare da questa sezione, per poi leggere in dettaglio la nostra attività come editori nel successivo paragrafo, intitolato appunto: la nostra attività editoriale.

 


                          ◊ - Editori ed editoria elettronica

                          ◊ - La nostra attività editoriale

 

 

 

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Editori ed editoria elettronica

L'avvento dell'editoria elettronica, a nostro avviso, può rappresentare una svolta rivoluzionaria.

Questa “svolta” riguarda sì il mondo della Cultura -ampliando la diffusione della lettura- ma soprattutto l'intero universo della Comunicazione. E, viste le infinite implicazioni sottese, è quantomeno realistico definirla svolta rivoluzionaria.

I prossimi anni -con la scelta di leggi e regole ad hoc- ci consentiranno di comprendere la portata di tale innovazione. Occorrerà di certo vigilare, a livello internazionale, per impedire lo sviluppo di Trust e di posizioni lobbystiche, ma noi ci auguriamo che la Rete di Internet svolga a questo riguardo un ruolo costante di denuncia e verifica.

Anche la figura dell'Editore, in questo scenario, deve aggiornarsi. reader
Negli ultimi decenni, purtroppo, abbiamo assistito -e non solo in Italia- sia a un impoverimento della figura dell'Editore sia a una drastica deviazione dei suoi compiti primari. 
L'editoria è diventata un'attività per fare business, punto e a capo. 
L'unico valore era trarre profitto dalla filiera che portava il libro dal suo autore al lettore. 
Una filiera molto complessa e macchinosa, ricca di sprechi e di cul de sac. Tra tutti gli esempi possibili basti citarne uno, quello relativo alla sovrapproduzione di testi rispetto alle reali capacità di assorbimento del mercato (specie in Italia), centinaia di migliaia di libri che venivano stampati, distribuiti sul territorio e poi resi e mandati al macero
Impegnato in questa assurda filiera, l'Editore ha via via dimenticato i propri compiti, le proprie precipue professionalità, trasformandosi in una mera figura commerciale.

 

Con l'avvento dell'editoria elettronica -pena il rischio di scomparire dalla scena- l'Editore deve tornare al suo mestiere, quello antico ma sempre utile, di tramite tra autore e lettore. Anche al tempo di Internet è impensabile un autore che dopo aver scritto un testo debba anche farsi carico di azioni di marketing e public relations. Ed è altrettanto impensabile che il lettore sia costretto ad andare, come novello Diogene, alla ricerca del suo libro senza alcun serio supporto.
Sulla scia della diffusione dell'e-book stanno nascendo diverse Community e siti che, proponendo recensioni ed esami critici dei testi prodotti, hanno assunto il ruolo che un tempo svolgevano i librai. Ma molta di queste attività sono ancora realizzate a livello amatoriale, spesso in volontariato, da lettori comuni che dopo aver letto un e-book scrivono un giudizio e lo postano sul Web. Così può capitarvi di trovare molte “recensioni” sull'ultimo romanzo di Ken Follett, ma nessuna sull'ultimo saggio di Vito Mancuso.


D'altra parte la semplificata possibilità di editare da soli (il fenomeno che in inglese di definisce s
elf-publishing), assoggetta ilreader2 lettore al rischio bufala: il Web pullula di sedicenti-autori che vendono testi di scarso valore, scritti senza alcun rispetto della grammatica, e millantati come opere in grado di “cambiarvi la vita”.  

Come può un lettore distinguere tra un testo-bufala e un buon romanzo, tra le sedicenti teorie scientifiche di un esaltato e il serio lavoro di uno studioso? Di quali mezzi dispone?
Forse solo dopo aver acquistato l'e-book/bufala... 
Ed ecco allora entrare in campo l'Editore al tempo dell'editoria elettronica.

 

Traslando all'editoria l'uso terminologico tipico della progettazione software, possiamo dire che l'Editore, nell'epoca dell'editoria elettronica, potrà e dovrà svolgere attività di front-end e back-end.
Editoria back-end: l'Editore dovrà usare le proprie conoscenze culturali per selezionare i testi di valore, aiutando gli autori ad esprimere al meglio la loro opera. Si tratta di aggiornare l'attività di Editing, adeguandola al nuovo supporto elettronico, ampliandone l'efficacia e il valore.
Editoria front-end: l'Editore dovrà modificare ad hoc le strategie di marketing, affiancando alle classiche “presentazioni dal vivo” nuove e vivaci “presentazioni virtuali”, affidate a book-trailer e a slide-show facilmente gestibili sul Web.

Il sito Web di un Editore dovrà quindi disporsi ad accogliere sia l'aspirante-autore sia l'aspirante-lettore, fornendo a ciascuno sezioni e strumenti dedicati.

Sulla scorta di tutto ciò dovranno essere proporzionati anche gli interessi economici dell'Editore. L'Editore deve avere chiaro che, grazie all'editoria elettronica, l'autore e il lettore tornano ad essere i principali attori, com'è giusto sia, della dinamica editoriale.

L'editoria elettronica riducendo le spese (ad esempio quelle della carta e della distribuzione sul territorio) avrà un margine di guadagno più basso ma solo in relazione all'unità. Infatti potrà giovarsi di una maggiore diffusione, una diffusione -è bene sottolinearlo- aldilà del tempo e dello spazio. Se fino a ieri il margine sulla stampa di un testo arrivava a bilancio al massimo nel giro di un anno o due, oggi con l'editoria elettronica il testo potrà godere di immortalità e così il suo margine di guadagno, sia per l'autore che per l'editore. 

Non sarà necessario sobbarcarsi di un'onerosa ristampa, tornare a veicolare a mezzo distribuzione il testo sul territorio, anche per solo 1000 esigue copie. Grazie alla tecnologia dell'e-book, una volta prodotto, il testo sarà usufruibile senza limiti di tempo anche per un solo lettore residente dall'altra parte del mondo.
L'Editore inoltre dovrà affrontare, se così si può dire, un rischio d'impresa davvero ridotto: quando deciderà di assumersi il compitoreader3 di editare un testo, non dovrà più ricorrere ad astrusi calcoli, a previsioni di vendita, a... alle stelle e agli astrologi. Non dovrà neppure abbattere mezza foresta per produrre libri che poi dovrà anche occuparsi di macerare...
La vita dell'Editore sarà splendida, lasciatecelo dire... Per non parlare poi dell'altrettanto splendida trasformazione che coinvolgerà la vita di autori e lettori.
Certo vi saranno alcuni settori (come quelli delle librerie antiquarie) che vedranno ridotti i loro spazi di business, ma alla maggior parte delle persone l'avvento dell'editoria elettronica offrirà solo grandi vantaggi.

In questi anni, nel momento in cui scriviamo, l'editoria elettronica sta ancora muovendo i primi passi e la quasi totalità degli Editori tradizionali deve ancora imparare a misurarsi con la sua novità. Come lettori ed autori, naturalmente.

Così capita di continuo di vedere libri elettronici (e-book) venduti a un prezzo di poco inferiore a quello cartaceo. Il margine di ribasso si aggira tra il 20 e il 30%, a seconda della policy dell'Editore coinvolto; se il libro cartaceo costa 20 euro, l'e-book è commercializzato a 14/16 euro. 
Una vera e propria follia!  

Come abbiamo scritto, l'editoria elettronica sta ancora muovendo i primi passi ed occorrerà tempo e impegno da parte di molti
-anche da parte di Istituzioni e Governi- per permettere che questo cambiamento epocale giunga a completo sviluppo, manifestando possibilità e potenzialità quali ora siamo in grado di percepire e immaginare ancora solo in minima parte.

 

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Sabato, 20 Aprile 2024 14:38:56

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