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Il XXV Salone Internazionale del Libro, che si sta tenendo in questi giorni a Torino, si è finalmente accorto del potenziale insito nell’editoria elettronica. Forse ad aiutarlo avrà contribuito l’ingresso tra gli espositori del colosso Amazon che, per inciso, ha occupato uno stand di ben 114 metri quadri.
Alla manifestazione, la più celebre anche a livello internazionale, sono quindi stati dedicati numerosi dibattiti e diversi workshop al fenomeno e-book.
L’incontro, coordinato da Luca De Biase, è stato introdotto da Andrea Rangone (coordinatore degli Osservatori ICT del Politecnico di Milano) e Vincenzo Russi (direttore generale Cefriel). Sono intervenuti: Alessandro Bompieri (RCS), Riccardo Cavallero (Mondadori), Gian Arturo Ferrari (Centro per il libro), Dario Giambelli (Effe 2005), Stefano Mauri (GEMS), Mauro Zerbini (IBS).
Come avrete notato di tratta senz’altro del Gotha dell’editoria italiana e di nomi quotati del settore dell’ICT. Finalmente dopo decenni di insofferenza, sembra che il pianeta dell’Information Communication Technology si sia accorto dell’importanza dei Contenuti. Innovazione tecnologica sì, d’accordo, ma con maggiori opportunità se integrata da contenuti di valore. Quindi… tutti alla ri-scoperta del libro, o meglio: dell’e-book. Così, questa tavola rotonda è stata l’occasione per conoscere finalmente i numeri dell’editoria elettronica. Numeri in base ai quali, persino in Italia, possiamo iniziare a parlare di “fenomeno e-book”. Sarà un caso, ma mentre si affermano i “Grillini” il quotato mondo dell’ICT scopre l’e-book, tanto caldamente sostenuto proprio da Beppe Grillo, nel corso di numerose performance.
I NUMERI DELL’EDITORIA ELETTRONICA
Passando ad analizzare nello specifico il mercato dei libri, si è osservato come il mercato tradizionale sia calato progressivamente dal 2007 (3707 milioni di euro) al 2008 (3597 milioni; -3%) e fino al 2009 (3408 milioni; -4%) per risalire lievemente nel 2010 (3417 milioni; +0,3%) e nuovamente decrescere nel 2011 (3300 milioni; -4%).
Nel 2010 il mercato degli e-book cresce del 36% raggiungendo 1,5 milioni di euro, fino a che nel 2011 osserviamo una crescita formidabile del +740%, per un valore pari a 12,6 milioni di euro. Il peso del mercato “eCommerce+e-book” sul totale mercato libri è passato dunque dall’1% del 2007 a circa il 4,5% del 2011*. Un dato confermato anche da AIE, Associazione Italiana Editori, per la quale il mercato e-book 2011 pesa nove volte di più di quello 2010, passando dallo 0,1% allo 0,9% del 2011 del mercato dei canali trade (librerie, librerie online, Gdo). Triplicano inoltre i titoli digitali disponibili a maggio 2012 (sono oggi 31.615, erano 11.271 nel maggio 2011) e triplica anche la loro disponibilità nei vari formati come ePub, pdf, etc (le cosiddette “manifestazioni del titolo e-book” sono oggi 43.427, contro le 15.339 del maggio 2011).
IL MERCATO ITALIANO E QUELLO ESTERO In un contesto più ampio osserviamo inoltre come l’Italia abbia una minore penetrazione sul totale mercato libri sia del mercato e-book sia della vendita di libri attraverso il canale eCommerce. Francia e Germania presentano valori di penetrazione leggermente più alti; qui il mercato libri è molto più ampio: se in Italia vale circa 3,3 miliardi di euro, in Francia vale 5,6 miliardi mentre in Germania sfioriamo i 9,7 miliardi.
«L’Italia tuttavia presenta tassi di crescita notevoli nell’ultimo anno e potrà mettersi in coda agli altri paesi europei nei prossimofuturo – ha commentato Andrea Rangone, Coordinatore degli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano - l’ostacolo al momento più elevato è quello linguistico. Discorso a parte va fatto per i mercati in lingua inglese; è facile notare come il mercato britannico segua a braccetto quello statunitense. UK e USA hanno tassi di penetrazione praticamente identici (l’8% dell’e-book e circa il 40% del mercato libri tramite eCommerce). La differenza consiste nel valore assoluto: il mercato totale statunitense vale quasi 28 miliardi di dollari, mentre quello britannico soltanto poco più di 3 miliardi di sterline.»
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Giovedi, 28 Marzo 2024 20:36:54
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